Perché fare una psicoterapia nel tempo dell’adolescenza?
Questa ricerca può manifestarsi con degli atteggiamenti adolescenziali che possono essere molto diversi tra loro, per esempio disturbi alimentari, disturbi del comportamento o, al contrario, un ripiego su sé stesso e una ricerca di solitudine.
Questo periodo genera molta insicurezza, ragione per cui l’adolescente tiene in genere molto a frequentare gruppi di coetanei, il che lo rassicura e gli permette di condividere le sue preoccupazioni. In questo modo l’adolescente cerca anche altri punti di riferimento oltre ai suoi genitori che erano il punto di riferimento centrale durante l’infanzia.
I genitori dell’adolescente possono trovarsi molto sconcertati et preoccupati di sentire che il loro adolescente si allontana da loro e cerca altre compagnie. Per i genitori questo è un periodo di rinunce perché il rapporto col figlio cambia e non sarà più come prima. Questo fatto può farli soffrire e generare incomprensioni.
Una psicoterapia in quest’età esige un’impostazione specifica soprattutto per distinguere une crisi adolescenziale banale da un vero problema psicopatologico che potrebbe necessitare cure a volte intensive. I sintomi dell’adolescente sono anche diversi da quelli degli adulti, per esempio una depressione non si manifesta nello stesso modo.
Un’impostazione specifica
La pubertà rende l’adolescente più accessibile ma anche più vulnerabile. I cambiamenti fisici che, in pochi anni, lo trasformano, esigono da lui grossi sforzi di adattamento che possono generare angosce e anche sentimenti di depersonalizzazione: il giovane non si riconosce più in quell’uomo o quella donna che sta diventando.
Questi elementi devono essere presi in conto dal terapeuta. La psicoterapia aiuta l’adolescente a trovare il suo nuovo posto nella sua famiglia e nella sua vita e gli permette di liquidare problemi che l’infanzia non era riuscita a risolvere. L’adolescente, diversamente dall’adulto, resta comunque molto dipendente dal suo ambiente famigliare e dal rapporto coi genitori che bisogno rendere partecipi della terapia.
Gli scopi della psicoterapia per adolescenti
Lo scopo di una psicoterapia in quest’età è di permettere al paziente di fare proseguire il suo sviluppo adolescenziale senza che egli debba “concluderlo” troppo presto, prima che abbia potuto acquisire gli strumenti psichici che gli permetteranno di affrontare la sua vita d’adulto.
Si tratta di favorire il processo adolescenziale anche se quest’ultimo è difficile e doloroso e non di cercare di “normalizzare” il giovane in modo prematuro. Ma anche di proteggerlo sufficientemente da questo sforzo perché il ragazzo possa conservare sufficiente energia per il lavoro scolastico che potrebbe venire tralasciato per via dei problemi che devono essere affrontati.
“Appena un adolescente viene coinvolto in un processo terapeutico, guadagna tempo – tutto si svolge come se il processo terapeutico stesso, se riesce, potesse, temporaneamente, permettere ai conflitti adolescenziali di restare malleabili.”
M et A. Laufer, Adolescence et rupture du développement, une perspective psychanalytique. 1989
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